martedì 2 maggio 2006

La Turandot e l'avanguardia russa


Negli anni 20 del 1900 il settecentesco aristocratico conservatore ed anti- illuminista Carlo Gozzi rimbalza, si potrebbe dire - suo malgrado come autore moderno- sulla scena del teatro russo d'avanguardia.
Il regista Evgenij Vachtangov (1883-1922) propone una versione teatrale della favola Principessa Turandot, nella quale riprende le convenzioni del teatro dell'arte, le maschere e il gioco dell'improvvisazione.
Con questa rappresentazione il regista si emancipa dal metodo del maestro Stanislavskij, privilegiando la libera espressione dell'attore sulla tecnica professionale e la passione che lo anima sulla meticolosa indagine psicologica. Lungi dall'essere frutto di accurata ricostruzione anche scene e costumi provengono da materiale raccogliticcio e improvvisato.
La prima che ha luogo nel febbraio del 1922 ottiene un enorme successo . Tra gli spettatori c'è Stanislavskij che scrive un biglietto entusiasta al "discepolo disubbidiente". Questi non ha potuto assistere allo spettacolo perchè degente in ospedale.
Purtroppo Vachtangov non tornerà più alle scene perchè di lì a poco morirà di un male che ha tormentato gli ultimi anni della sua breve esistenza.
Del fertile dibattito sull'arte dei primi anni della rivoluzione, con particolare riguardo al teatro, di Evgenij Vachtangov e della singolare fortuna di Gozzi presso l'avanguardia russa ci parlerà Fausto Malcovati, lunedì 15 Maggio, alle ore 18,30, presso l'Associazione Italia-Russie di Pordenone (tel.0434/21764).
Fausto Malcovati è professore ordinario di Lingua e Letteratura Russa all'Università Statale di Milano ed è uno dei massimi studiosi italiani di teatro.