lunedì 7 gennaio 2019

La Russia nel mondo post-occidentale


                        Giovedì, 17 Gennaio 2019,  ore 18,30 presso                                                   Circolo della Cultura e delle Arti, Via Torricella 2, Pordenone              



                                  


     Così come lo è geograficamente, la Russia si è sentita sempre un po' emarginata dall'Europa,
      un po' per il peccato originale d'avere una doppia anima - europea ed asiatica -, cosa che in 
      alcuni momenti della storia è assurta a vanto, più tardi per essere divenuta il minaccioso "paese
      dei soviet" ed ora per essere "l'ex paese dei soviet", identità di cui è difficile spogliarsi del tutto
      e che l'Europa è pronta a rinfacciare (vedi l'appiattimento sulle posizioni degli Stati Uniti in 
      tema di sanzioni per l'annessione della Crimea).
      Ora però è la stessa Russia a voltare le spalle all'Europa che ha perduto la sua posizione centrale
      nel mondo, via via sostituita dai paesi emergenti, la Cina in primis.      
      Dal 2006, anno di fondazione dell'organizzazione economica BRIKS che è venuta assumendo
      un colore sempre più politico, alla  strategia di alleanze con i paesi dell'Asia Centrale perduti
      nella disgregazione dell'URSS, al suo intervento in Siria appoggiato dalla Turchia,  ai  suoi                 grandiosi accordi economici con la Cina ( le esportazioni in questo paese ammontano a quasi
     17 miliardi i dollari e le importazioni a 15 e mezzo), la Russia ha ripreso con  vigore il ruolo,
     temporaneamente perduto, di potenza mondiale ed è pronta al duello, auspicabilmente 
     solo politico, con il suo tradizionale antagonista, gli Stati Uniti.
    Questi, oltre ad una panoramica  sulla situazione interna, saranno alcuni dei temi che Aldo Ferrari      tratterà nella sua relazione sulla "Russia nel mondo post-occidentale" di giovedì, 17 gennaio, ore       18,30, presso il Circolo della Cultura e delle Arti, in Via Torricella 2, Pordenone.
  Aldo Ferrari è docente di Storia della Cultura Russa e di Lingua e Cultura Armena all'università          Ca' Foscari di Venezia ed è membro dell'Istituto per gli studi di Politica Internazionale (ISPI) di          Milano  dove dirige i Programmi di Ricerca su Russia, Caucaso, Asia Centrale.