CONCERTO PER VOCE E PIANOFORTE
venerdì, 24 Marzo, ore 18:30, ex-convento San Francesco, Pordenone
voce: Sara Bardino, mezzosoprano al piano: Natalia Kukleva
Mia terra d'oro
Luminoso tempio d'autunno
Uno stormo stridulo d'oche
Vola verso le nuvole
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E davanti a loro un cigno
Negli occhi, come rugiada, la tristezza
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Sei tu che piangi in cielo
Mentre ti allontani, o Rus?
"Il mio poeta preferito era sempre stato Blok, poi una volta un amico poeta mi lesse Esenin a lungo.
La poesia di Esenin si depositava profondamente nella mia anima. Una volta tornato a casa, non riuscii a prender sonno, continuavo a ripetermi un verso: "sono l'ultimo poeta della campagna". Improvvisamente nacque la musica. Mi sedetti al pianoforte senza alzarmi per quindici ore. Così apparve il primo canto su testo di Esenin; esso divenne in seguito il movimento chiave del mio Poema Il resto fu composto di getto, in due settimane.
Con queste parole Sviridov ricorda il suo incontro con la poesia di Esenin e la nascita del ciclo "La Russia che se ne va" del 1977. Il suo poema può esser letto come un "mistero"alla cui radice sta il mito eterno della Russia che cerca la sua coscienza, della Rus' perduta, parabola dell'antico mondo contadino scomparso per sempre nel vortice della Rivoluzione: la Russia che se ne va" è la mitica città di Kitezh o la Gerusalemme celeste, le città che sono traghettate in un'altra dimensione e di cui si attende la seconda venuta.
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