martedì 7 maggio 2013

Ruslan e Ljudmila

COMUNE DI PORDENONE - BIBLIOTECA CIVICA
in collaborazione con Italia-Russie

Michail I. Glinka – Ruslan e Ljudmila (1842)
giovedì   9 maggio - ore 18.00, Sala conferenze "Teresina Degan"

Giovedì  9 Maggio avrà inizio un ciclo di quattro incontri  sul tema delle opere liriche composte nel'800 da grandi musicisti russi su testi e libretti tratti da Puškin . Opere che incoraggiarono altri musicisti a emanciparsi dalla soggezione alle scuole musicali europee, per rivolgersi invece al patrimonio del folklore russo, ricco di melodie, favole e tradizioni..
Grazie alla sua formazione di musicologa, di musicista  e di russista, la giovane relatrice Anna Giust svolgerà il discorso sul doppio registro di musica e poesia, accompagnandolo con proiezioni e audizioni. 
 La scelta di un  taglio divulgativo fa sì che il ciclo non sia rivolto solo ad un pubblico di specialisti di musica e di letteratura, ma offra anche ai semplici curiosi della Russia l’occasione per accostarsi da più lati alla cultura di questo grande paese.

Ruslan e Ljudmila (1842)
L’opera è tratta dall’omonimo poema di A. S. Puškin del 1820. È la seconda e ultima opera del compositore, e figura insieme alla prima (Una vita per lo zar – 1836) come capostipite della tradizione operistica russa. Se alla prima opera è riconosciuta la fondazione del genere storico, Ruslan e Ljudmila rappresenta il primo esempio ufficiale di opera russa del genere della leggenda fantastica, cui poi apparterranno esempi quali La fanciulla di neve (1880-81), La leggenda dello zar Saltan (1899-1900) o Il gallo d’oro (1906-07), tutte di Rimskij-Korsakov, fino a L’amore delle tre melarance di Sergej Prokof’ev (1921).

venerdì 26 aprile 2013

C'era una volta una fabbrica sul Volga: Togliatti

Martedì 30 Aprile, ore 18, presso la sede di Italia-Russie, in Via Selvatico 21, (Pn)
Giovanni Dalpasso, ingegnere, racconterà la sua esperienza pionieristica  presso la fabbrica Fiat, nell'Urss dei primi anni '70; fabbrica costruita nella città di Stavropol -sul- Volga, ribattezzata  Togliatti nel 1964, in onore dell'allora segretario del PCI.
Vi si costruiva la 124, ribattezzata Žiguli dal nome delle colline circostanti.
Da allora molta acqua è passata sul letto del Volga e quel  primo duro impatto con la realtà sovietica ha lasciato il posto ad una cordiale consuetudine con la popolazione russa che Dalpasso continua a frequentare, ora in veste di esperto di marketing.
Non sarà quindi  solo un racconto di "com'erano una volta i Russi", ma anche di come sono diventati.

giovedì 21 febbraio 2013

Scrittori russi dell'ultimo ventennio


Venerdì 1 Marzo  2013, ore 18, 
Sede Associazione Italia-Russie, in via Selvatico 21

 Gina Pigozzo Bernardi parlerà degli scrittori russi del dopo-perestrojka sullo sfondo delle trasformazioni politico-sociali occorse nel paese.
Nella letteratura russa dell'ultimo ventennio la relatrice individua due tendenze:
-post-modernismo che si oppone alla letteratura impegnata in temi politico-sociali e ideologici, e libera immaginazione e sentimenti  trasformando lo stesso stile narrativo 
prosa al femminile che costituisce un avvenimento del tutto nuovo in quanto le donne- scrittrici sovietiche erano tenute ad adeguarsi agli stessi  temi e  allo stesso   stile dei colleghi di sesso maschile.


Orientamenti bibliografici 

Autobiografie
· Zachàr Prilèpin: «San'kjà» (premio Bùnin 2009)  (ed.Voland, 2009)
· Nikolàj Lìlin: «Educazione siberiana» (ed. Einaudi, 2009)

Biografie
· Elèna Cižòva: «Il tempo delle donne» (Russian Booker Prize, 2009)  (ed. Mondadori, 2011)                            
· Saša Sokòlov: «La scuola degli sciocchi» (1976) (post-modernismo) (ed. Salani, 2007)

Romanzi sociali
· Irìna Denežkìna: «Dammi» (2^ classificato al «nacionàl'nyj  bestseller» 2002)  trad. di M.Caramitti (Einaudi, 2003)                                              
· Aleksàndr Zinov'ev: «Katastròjka» (ed. Spirali, 1989)

Saggi, dal tono narrativo
· «Russian attack» (antologia di saggi e racconti di Eduard Limònov, Vìktor Erofèev, Vladìmir Soròkin) a cura di M.Dinelli e G. Denissova (ed. Salani, 2010)                                                                                         
· Anna Politkòvskaja: «Diario russo» 2003-2005  (Milano, Adelphi, 2007).

Letture di approfondimento
· Michaìl Gorbacëv: «Riflessioni sulla rivoluzione d'ottobre»  (Ed. Riuniti, 1997) (l'inizio della trasformazione)
· Viktor Erofèev: «Enciclopedia dell'anima russa» (sarcasmo e sfiducia verso i Russi) (ed. Spirali, 2006)
· Tat'jàna Tolstàja:«La più amata» (racconti) («prosa al femminile» e post-modernismo) (ed. Einaudi, 1994)
· Venedìkt Erofèev: «Moskvà-Petuškì» (1969) (Feltrinelli, 1977 a cura di P. Zveteremich e 2004, di G. Zappi), è il primo romanzo libero e moderno della narrativa russa del '900, secondo Paolo Nori il più bello del '900.                                                                                                 
Hanno anche molto successo oggi in Russia i romanzi polizieschi (B.Akùnin) e i romanzi «non romanzi»
(Olèg Sivùn, il più giovane). Per chi conosce o studia il russo, tutte le opere sono consultabili su Internet.
                                                                                    
                                                                              
 G. Pigozzo Bernardi: cenni biografici
La relatrice, Gina Pigozzo Bernardi, laureata in russo a Ca' Foscari con il prof. Strada, e abilitata all'insegnamento delle lingue russa e francese, ha  promosso l'introduzione della lingua russa nei licei della città e provincia di Treviso. Partecipa fattivamente all'attività dell' Associazione Italiana Russisti e tiene conferenze per l'Alliance Française di russistica e cultura classica. Collabora alla rivista Slavia di Roma con saggi di linguistica e letteratura.

domenica 20 gennaio 2013

In Afghanistan e Kosovo


         Lunedì,4 Febbraio 2013      

                                           Testimonianza di un ufficiale italiano
                                                        (ten. Roberto Galbiati)

                                                         4 febbraio, ore 18,30
                                                    Via Selvatico 21, Pordenone


                                      

lunedì 3 dicembre 2012

Echi della campagna del 1812 in Italia: cronaca, storia, memoria.

         

                                 
dipinto di NIkolaj Vereshagin
Lunedì, 3 Dicembre, ore 18, presso la Bastia di Torre, IV ed ultimo  incontro sulla campagna napoleonica di Russia.
Il relatore Carlo Vurachi riprenderà il tema della partecipazione italiana a tale evento sulle tracce  di memorie private e della stampa ufficiale; ne metterà quindi in rilievo gli echi nella poesia di Foscolo (in particolare nel poemetto "Le Grazie") e  nella prosa di Leopardi, per poi riprendere il filo della storia che collega tali avvenimenti -  anche attraverso le figure stesse di alcuni personaggi - alle guerre  di indipendenza italiane.
















martedì 6 novembre 2012

In Russia con Napoleone. Memorie di un ufficiale italiano



Nella primavera del 1812, abbandonando Ferrara e la giovane sposa affranta, il ventiquattrenne Filippo Pisani, ufficiale e architetto, raggiunse con l’esercito del Regno d’Italia comandato da Eugenio Beauharnais la Polonia Orientale dove Napoleone veniva ammassando i soldati del suo impero per muovere guerra alla Russia. Questa  iniziò il 25 giugno 1812 con l’attraversamento del fiume Niemen, ai confini con la Lituania.
Quella che doveva essere una guerra lampo decisa da una sola vittoriosa battaglia divenne invece,  dopo un logorante scontro con l'esercito russo a Borodino (26 Agosto 1812), la lunga attesa di un nemico che si negava lasciando terra bruciata, così da obbligare l'esercito napoleonico, privo di supporto logistico, a una conseguente inevitabile ritirata, lasciando sul suolo russo centinaia di miglaiia di morti, dispersi e prigionieri.
 Tra questi il Pisani, fortunosamente scampato alla morte in battaglia, sopravvissuto a freddo e fame, e poi rimasto in Russia fino al 1815, il quale ha lasciato pagine di memorie avvincenti per la loro vivezza e perché offrono al lettore  ciò che gli storici non possono dare, il racconto, ricco di particolari, della quotidianità. Una quotidianità nella sventura, ma dove si succedono sempre nuovi incontri e si conoscono nuovi luoghi (incontri e luoghi talvolta da lui immortalati non solo con la penna, ma anche con immagini ad acquerello).
Delle suememorie ci parlerà, venerdì 9 Novembre. Ernesto Damiani che ne ha curato una edizione critica , particolarmente interessante  per il confronto con opere analoghe.
 Damiani (oltre che storico, docente di medicina all’università di Padova) è membro della delegazione Nord-Italia dell’Associazione Souvenir Napoleonien, nata in Francia, con ramificazioni internazionali.
A presentarlo   presso la Biblioteca Civica ,alle ore 18, sarà Paolo Foramitti, capo della delegazione del Nord-Italia.
L’incontro è organizzato da Italia-Russie che ha voluto dedicare al bicentenario dell’invasione della Russia da parte di Napoleone un ciclo di quattro incontri dei quali il primo ha avuto per tema Napoleone e Tolstoj (rel. Sergio Chiarotto), il terzo sarà a cura degli studenti di russo del Grigoletti,  il quarto avrà come relatore Carlo Vurachi.


martedì 30 ottobre 2012

La Russia e Napoleone


Ricorre quest’anno il bicentenario della campagna napoleonica di Russia, occasione di grandi celebrazioni per i cittadini di  questo paese: rappresentazioni  dal vivo delle  maggiori battaglie,  commemorazioni storiche e conferenze,  visite ai luoghi di combattimento,  riesumazione alla TV del colossal sovietico degli anni ‘60 -premio Oscar- Guerra e pace , basato sull’opera  omonima. Questa non ha bisogno d’essere rispolverata, è il libro del cuore di ogni russo in quanto specchio della storia,  della  vita, dell’anima della  Russia.  In essa si  riconoscono  e riconoscono la propria patria  gli abitanti di questo immenso territorio,  siano essi in estremo oriente, in Caucaso, in Europa   o in Asia.
In Italia, che pure partecipò a tali avvenimenti ( con eserciti che complessivamente ammontavano a 60.000 uomini)  tale anniversario è stato appena sfiorato da qualche distratto articolo o recensione di libri apparsi sui giornali.

Italia-Russie  propone una rivisitazione di questo periodo storico articolata in quattro incontri:
1) il  primo dedicato all’opera tolstojana e al  suo giudizio sull’impresa napoleonica  Fu vera gloria? Sfogliando le pagine di Guerra e Pace,
 relatore Sergio Chiarotto, 
mercoledì 31 Ottobre, ore 18, Bastia, castello di Torre, Pordenone

2) seguiranno le memorie di un giovane ufficiale italiano,Filippo Pisani, che partecipò  alla campagna ( e riuscì fortunosamente a rivedere la propria patria), In Russia con Napoleone, memorie curate dal relatore Ernesto Damiani di Souvenir Napoleonien   
Venerdì, 9 Novembre , ore 18, Biblioteca Civica;

3) il terzo incontro sarà a cura degli studenti di russo del Liceo Grigoletti: La campagna napoleonica di Russia, narrata per immagini, video e spezzoni di film.
Venerdì, 23 Novembre, ore 18, Saletta Convento San Francesco

4) chiuderà il ciclo una conversazione sui riflessi in Italia della campagna napoleonica: Echi della campagna di Russia del 1812 in Italia: cronaca, letteratura, memoria, relatore Carlo Vurachi, 
Lunedì, 3 Dicembre, ore 18, Bastia, Castello di Torre, Pordenone

giovedì 20 settembre 2012

E' DI NUOVO OTTOBRE: COMINCIANO I CORSI DI RUSSO



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sabato 17 marzo 2012

La questione Palestinese, lunedì 26 Marzo 2012, Biblioteca Civica Pordenone


Israele è il risultato di una azione di ripopolamento dal felice esito. Dopo duemila anni milioni di ebrei di varia origine,nazionalità, cultura, sono stati reintrodotti nei territori dove si erano svolte le vicende narrate dalla Bibbia e vi hanno creato uno stato moderno, giovane, dinamico e tecnologico. Ma questa storia di successo è turbata dal fatto che in quei territori erano e sono presenti popolazioni autoctone di religione islamica e di lingua araba.. Popolazioni la cui presenza non era stata presa in considerazione dal progetto sionista, e che il nuovo stato non intende includere. Si tratta di milioni di persone che vivono nelle terre occupate da Israele.. Da più di quarant'anni il mondo assiste al tentativo israeliano di liberarsi dalla presenza dei palestinesi togliendo loro i mezzi di sussistenza: la terra, le case, l'acqua, la pesca, la stessa libertà di movimento, sia verso altri paesi, sia all'interno, senza la quale non può esservi attività economica. A tutto questo la popolazione palestinese ha resistito: resistere per esistere, per non finire nel novero delle popolazioni senza patria e senza storia. Di questo si parlerà lunedì 26 marzo, alle 18, nella Biblioteca Civica di Pordenone. Relatore sarà Giorgio Stern, triestino, attivo nel mondo della solidarietà internazionale.

mercoledì 14 marzo 2012

Viaggio a Mosca (28 Aprile-2 Maggio)


partenza: mattina di sabato, 28.04 ,da Ve con volo Lufthansa (scalo a Monaco)

arrivo a Mosca: pomeriggio, ore 16,30 circa ( tenendo conto delle 2 ore in più di fuso orario)

sistemazione in albergo, passeggiata in centro prima di cena.

I giorni successivi saranno dedicati alla visita della capitale con particolare riguardo al Cremlino, il monastero Novodevicij, il parco Kolomenskoe con le sue chiese medievali di pietra e legno, la galleria Tret'jakovskaja, le case di Tolstoj e Cechov.

Il programma sarà comunque definito con gli interessati anche relativamente ad una gita fuori città, a Sergej Posad, splendido complesso di chiese fiabesche e monasteri, costituente il "Vaticano" russo.

Ad ogni modo i partecipanti non saranno tenuti a seguire il nostro programma , ma potranno muoversi liberamente.

Ritorno: mercoledì 2.05 in serata ( arrivo a Ve. ore 10,30 circa)

Albergo: *** buono, rinnovato abbastanza di recente, stanze e bagni comodi, dotato di vari ristoranti e caffè, sorge nei pressi di un grandioso mercato che si tiene il sabato e la domenica e propone oggetti di piccolo antiquariato, icone, artigianato, tappeti caucasici e asiatici, porcellane, libri ecc. ecc.

N.B. il passaporto non deve avere validità inferiore ai 6 mesi.

per informazioni italiarussiepn@gmail.com tel. 328 32 72 239

domenica 4 marzo 2012

Marzo 2012





mercoledì 14, ore 18
via Selvatico 21, Pordenone

NIKOLAJ BERDJAEV
(1874-1948)

Nato a Kiev il 18 marzo 1874 , figlio di un militare esponente dell’aristocrazia, alla carriera militare cui è destinato preferisce studi intellettuali.
Divenuto marxista, nel 1898 viene arrestato durante una dimostrazione studentesca ed espulso dall'università.
Il suo marxismo radicale lascerà in seguito il posto ad una maggiore attenzione a pensieri filosofici e spirituali ed egli si allontanerà dal bolscevismo.
Nel 1922 viene espulso dal governo sovietico. Ripara in Germania. Di lì a breve andrà in Francia dove vivrà fino alla morte.
Il suo pensiero filosofico, definito “esistenzialismo cristiano” è stato molto influenzato dall’opera di Dostoevskij, in particolare da “ La leggenda del Grande Inquisitore” nei “Fratelli Karamazov” dove entro una visione teologica ed escatologica del mondo trova ampio spazio il concetto di libertà.

L’anima russa

L’oriente è la culla delle religioni, della rivelazione: l’Occidente della cultura.
Il mondo è stato creato ad Oriente per apparire ad Occidente nella sua forma perfetta. In Oriente Dio ha parlato all’uomo direttamente, faccia a faccia, in Occidente ci sono stati troppi intermediari.
Oriente ed Occidente sono due diverse misure dello spirito…
La natura del suolo russo ha un’immenso significato per chi voglia comprendere lo spirito russo.
La geografia materiale di un popolo non è che un riflesso simbolico della sua geografia spirituale… non a caso il popolo russo abita una pianura sconfinata, con orizzonti infiniti, senza frontiere visibili: tale è anche la geografia dell’anima russa, essa ha ha spazi infiniti, assenza di limiti e frontiere..
La terra è una categoria dello spirito russo… non è l’uomo che possiede la terra, è la terra che possiede l’uomo. Il popolo russo crede, con forza elementare, nel potere, nella ricchezza, nell’immensità e invincibilità della sua terra …
Una grande rinuncia al mondo e ai suoi beni – ecco il tratto della spiritualità radicale del popolo russo. Tale rinuncia non significa che esso sia meno peccatore degli altri, forse lo è anche di più degli altri popoli Europei, ma in modo diverso: noi non siamo troppo attaccati alla città terrena. … l’amore per il pellegrinaggio, il nomadismo sono tratti russi caratteristici. Gogol’, Tolstoj, Dostoevskij sono dei pellegrini sia d’ anima che per destino.

da N. Berdjaev “Il pensiero religioso russo"

sabato 4 febbraio 2012

Febbraio 2012: Mostra: L'Avanguardia russa, Vicenza Palazzo Leone Montanari

N. Goncharova Inverno


Giovedì 23 Febbraio proponiamo una visita alla suddetta mostra a Vicenza. Accanto ad opere di alcuni celebri artisti dell'Avanguardia Russa essa presenta opere meno conosciute o inedite di quel periodo storico coincidente con gli anni '20 , contrassegnato da un grande entusiasmo intellettuale per un'attesa trasformazione del mondo alla quale tutte le arti (poesia teatro, pittura architettura cinema,fotografia) si sentirono chiamate a concorrere. Movimento che fu brutalmente represso dalla reazione degli anni '30. Si tratta di ottanta opere provenienti da musei regionali, che offrono l'occasione di completare la conoscenza di questa espressione artistica e di accostarla alle contemporanee esperienze d'arte occidentali. Poichè la mostra trova posto accanto ad un'esposizione permanente di icone russe, lo spettatore è sollecitato ad un confronto delle opere avanguardiste con l'arte popolare e la pittura di icone per rintracciarne la matrice comune.



Richiedeteci il programma! (italiarussiepn@gmail.com)